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Adobe ha fatto la sua storia

Adobe ha prodotto software storici come Photoshop, illustrator, Flash, dreamweawer etc.  diventando punto di riferimento per tutti i creativi in ambito digitale: dalla grafica pubblicitaria a quella web/app fino ad arrivare con l'ultimo progetto (experience design) alla ux design

Dalla versione cc Adobe  ha introdotto le licenze a pagamento mensile. Praticamente per utilizzare un pacchetto di medie dimensioni (photoshop, illustrator etc.) bisogna pagare circa 60 euro al mese, 1120 euro all'anno.

Photoshop è lo "standard"?!

Molti dicono che i software adobe ormai rappresentano lo "standard" ... ma standard di cosa? Ad esempio l'EPS non è uno standard adobe, piuttosto un formato vettoriale. Il psd è l'estenzione dei file photoshop ma non puo' essere considerato uno standard visto che funziona solo con un prodotto. Al massimo il pdf è uno standard che viene utilizzato da diversi software. Se parliamo di standard penso all' html, css, svg etc.

Per fotografi ma non solo

Photoshop che è nato come software di fotoritocco in questo decennio è stato pompato con centinaia di funzionalità  per il web. L'interfaccia (piena di finestre) è diventata complessa, il programma non è certamente performante vista l'ambizione di "accorpare" tutto un un unico software di grafica digitale che per quanto adattato risulta sbagliato di natura visto che ormai si progetta "vettorialmente" e non in bitmap. Lo stesso vale per illustrator arricchito costantemente con nuove funzionalità e per molti altri software sopra menzionati. Il problema reale è che su 300 funzionalità quelle che risultano realmente  utilizzate non sono più di 20.

Perchè dovremo allora utilizzare i loro costosissimi prodotti quando in questi ultimi anni sono nati software migliori da tutti i punti di vista: esperienza utente, costo, funzionalità, performance ecc.? Anche io progettavo utilizzando photoshop, poi ho conosciuto sketch 3 e ho capito che uno dei problemi per cui gli utenti che utilizzano un programma non vogliono cambiare è semplicemente l'abitudine. Questa "bestia nera" non ci rende obiettivi ne curiosi, ci lascia in balia del nostro modello concettuale costruito in decenni di photoshop, tutorial video, aggiornamenti per paura di ricominciare tutto da capo. E qui è il punto. Sketch a differenza di photoshop ha una leanibility eccezionale, in una giornata di full immersioni riusciremo a fare quello che facevamo con il programma adobe ed anche di piu'. Qui la user experience gioca un ruolo fondamentale perche' l'esperienza di apprendimento è piacevole, facile, appagante e va oltre le aspettative. Sketch 3 costa 50 dollari, un costo irrisorio per un prodotto migliore. 

Altro software che mi sento di consigliare è affinity designer, una sorta di photoshop/illustrator molto semplice e veloce. Parlando di performance, paragonandolo ad illustrator (vettoriale) è nettamente piu' veloce e permette di fare esattamente le stesse cose. Anch'esso costa 50 dollari.

Copia e incolla "brutto"

Per comprendere come in questi anni adobe non si sia rinnovata realmente basta vedere il loro ultimo prodotto in versione beta: Adobe experience design cc, la brutta copia di sketch ed invision (programma integrato a sketch per la prototipazione). Provato personalmente e ne sono rimasto davvero deluso: scopiazzato in maniera spudorata da sketch dimenticando la feautures che poteva essere interessante da integrare: i simboli. Non si capisce l'uso dei livelli e comunque il risultato nella creazione di un prototipo è davvero molto indietro pensando a sketch ed invision.

Quando mi parlano di Standard, sulla difensiva so benissimo cosa si cela dietro qulla parola: abitudine, paura del cambiamento.

 

Sono uno ux designer ux designer

Mi chiamo Davide Paterniti e lavoro come ux designer a Milano dal 2008. Sono costantemente affascinato dalla user expericence, user research e dalla psicologia cognitiva. Attraverso le mie competenze sviluppo prodotti che rendono l’esperienza utente unica e memorabile.

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